Passa ai contenuti principali

Le voci di Suela e Emma


Si pensa, si spera che tutto torni presto alla normalità. E si vede dolore. Si soffre per le persone che non ci sono e per quelli che stanno lottando tra la vita e la morte. Prego Dio che fermi tutto questo, questo nemico invisibile che consuma vite ogni giorno. Qui al carcere di Chieti noi tutti siamo con la speranza e ciascuna di noi fa la sua parte.



Illustrazione di Fabio Masciasciutti

Cerchiamo di renderci utili e per dare una mano, nel nostro piccolo, creiamo mascherine di stoffa per lo staff che lavora ogni giorno. Si può dire che oltre agli angeli in camice verde delle corsie degli ospedali che assistono tutte le persone malate, ci sono anche gli angeli in divisa blu fanno la loro parte per darci anche un semplice sorriso. Cerchiamo di vedere la speranza. Un giorno sconfiggeremo il covid-19 (Suela Arifaj)

 Le persone fuori possono uscire solo per lo stretto necessario. Se non si può uscire noi non possiamo vedere i nostri cari. Possiamo vederli solo tramite un computer o sentirli per telefono, ma non siamo gli unici a vivere questa situazione, adesso con questa emergenza virus. Tanti agenti giovani o che vivono lontano come noi non possono abbracciare le proprie famiglie e così ci facciamo forza tutti perché l'unione fa la forza. Fuori c'è chi combatte in prima linea, penso ai medici e agli infermieri.
Ho sentito mia mamma al telefono, mi si stringe il cuore. Ci si sente stanchi ma nonostante tutto si lotta finché più vite possibili vengano vengono salvate.
La libertà è bella, a noi manca molto. Ma bisogna resistere che tutto questo possa finire il più presto possibile siamo tutti un po’ agli arresti domiciliari: per il nostro bene per quello dei nostri cari.
Tutto questo rimarrà nella storia. Ma l'Italia ce la può fare. Grazie a chi non ci ha abbandonato e fa di tutto per non farci sentire soli . (Emma Caporicci)

Fabio Magnasciutti, romano, è illustratore e vignettista. Ha collaborato con l'Unità e Il fatto quotidiano

Commenti

Post popolari in questo blog

speciale covid/2, 64 pagine lo speciale può essere sfogliato cliccando qui    oppure letto sotto articolo per articolo

Il dono/Sul nulla a caso e sull’origine del coronavirus

di Dario Masini Ho cercato sul vocabolario etimologico la “parola” pipistrello, ed ho appreso che proviene dal latino “vespertilio”, che a sua volta viene da “vesper”, sera. Il pipistrello vola nella notte, ed esce dalla caverne, che ne costituiscono l’ambito naturale in cui vive raccolto con i suoi simili. Il “pipistrello” evoca una paura, un timore, che diviene quasi incontrollabile, quando ti ci senti aggredito. Nella mia vita ho sempre pensato che “nulla è a caso”, e che quindi il Signore, “non a caso”, può avere scelto il pipistrello, e non la lontra, per mandarci questo covid 19. L’altra notte ho fatto un sogno, di una quindicina di persone che salivano su di un monte, su di una larga strada, che sotto di loro facevano ruotare con i piedi un rullo, sul quale quindi salivano la strada, e sopra di loro, tenevano un altro rullo, a braccia alzate, che ruotavano con l’azione delle loro mani. Dopo alcuni metri del “salire”, si aggiungeva un’altra squadra di persone alcune ...

Quando le parole sono pietre

di Fabio Ferrante Lo stigma sociale è il fenomeno che attribuisce un’etichetta negativa a un membro o un gruppo con determinate caratteristiche. Fenomeno, questo, ben conosciuto da chi scrive sulle pagine di questa rivista o che partecipa alle attività di Voci di Dentro, ma che mai avrei pensato di vedere associato a un contesto quale quello dell’epidemia da Coronavirus. Una situazione che vedevo come piena di solidarietà, gesti eroici (ma anche comportamenti dissennati), intensa profusione al sacrificio, ma soprattutto un contesto che legava tutti come non mai in un momento di difficoltà (come sempre sappiamo fare noi italiani). Non mi aspettavo che esistesse un documento, prodotto da IFRC, Unesco e WHO con raccomandazioni del John Hopkins Center for Communication Research, che indicasse le linee guida per prevenire e affrontare lo stigma sociale, nel campo della salute, nei confronti di persone con specifiche malattie che possono essere discriminate, allontanate, soggette a perdit...