di Luciano Pellegrini

Con il dito, disegno sul vetro
umido, un pupazzo di neve, che in genere è collegato al Natale, ma è quasi fine
marzo, pazienza, non fa niente. La neve ha qualcosa di magico e il mio sguardo
non si stacca da questo paesaggio incantato. Purtroppo quest’anno ne è caduta
poca ed hanno sofferto questa circostanza, sia le montagne che gli
appassionati. La voglia è…uscire, prendere lo zaino, gli sci e… via! Ma i soci
del Cai rispettano le regole ed aspettano fiduciosi che il virus venga
sconfitto. Oggi le montagne abruzzesi, hanno ripreso la loro bellezza
invernale, anche se le contemplo da lontano…Va bene così. L’ambiente del
territorio abruzzese, la regione più verde d’europa, per i tre parchi nazionali
(il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della
Maiella, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga), di numerose
aree protette e riserve naturali, offre agli escursionisti, anche la vista
“monti- mare”. Quante volte, dopo una salita in vetta e prima di tornare a
casa, ci si rilassa sulla riva del mare?
L’Abruzzo gode di un vanto per
la montagna, la vetta più alta degli appennini - il Corno Grande (2912 m). È la
cima più elevata del massiccio montuoso del Gran Sasso d’Italia e degli
Appennini. La regione ha molti altri elementi che la identificano: le molte
vette, la flora variegata, la fauna rara con gli orsi, le colline con
piantagioni di oliveti, viti e frutteti. Un suggerimento al Presidente
Regionale del Cai Abruzzo: è ora di organizzare la prima domenica successiva
alla fine dell’obbligo di restare a casa, una escursione aperta a tutte le
Sezioni abruzzesi. Deve essere adeguata a tutti i soci, bambini ed adulti, per
camminare insieme su un sentiero, cantando e felici di arrivare ad una fonte
con acqua sorgiva. Qui, consumare il panino e prima di tornare a casa,
affacciarsi sul mare.
Questa ritrovata libertà di
respirare l’aria montana e godere dei boschi, ci farà ancora più forti e
gentili. Gli abruzzesi sono nominati “forti e gentili” ma anche “capa tosta”. È
vero, siamo un popolo “cocciuto” come le pietre delle montagne, ma abbiamo
l’animo gentile come le genti dei borghi montani e dei pastori. Mi piace
ricordare ed evidenziare, che il Cai è la prima associazione ambientalista, con
i suoi circa 327.391 mila soci. È il momento di stare uniti e rispettare il
nostro bio-decalogo. Ognuno di noi dovrà più essere partecipe per fare “la sua
parte”. Possiamo fare molto, per difendere il nostro pianeta, che ci invia
continuamente segnali di attenzione.
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